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sábado, 14 de julio de 2007

¿La reunificación socialista en Italia? (Fuente: La Repubblica)


Varata la Costituente socialistaBoselli: "Il nuovo partito lo chiamerei Psi"

Angius (Sinistra democratica): "Lavorerò con voi per una forza socialista e democratica"
Aderiscono, a titolo personale, Grillini e Barbieri (ex Ds) e Cinzia Dato (Dl)

ROMA - Nasce la 'Costituente socialista' con l'obiettivo di porre fine alla diaspora. A sancire l'atto costitutivo del nuovo soggetto unitario socialista è stata la firma di una dichiarazione ribattezzata "del 14 luglio", sottoscritta da tutti i leader aderenti al progetto: oltre a Enrico Boselli (Sdi), Bobo Craxi (I socialisti) e Gianni De Michelis (Nuovo Psi). La cerimonia si è conclusa nel primo pomeriggio all'Auditorium del Massimo a Roma, tra gli applausi della platea. Tra le adesioni, a titolo personale, quelle di Franco Grillini (presidente onorario dell'Arci Gay, ex Ds ora aderente a Sinistra democratica), Cinzia Dato (Margherita), Roberto Barbieri (deputato campano Ds). Da Gavino Angius, vicepresidente del Senato, già capo dei senatori Ds che ha lasciato la Quercia dopo il congresso che ha sancito la nascita del Partito democratico, è arrivata una lettera che fa ben sperare Boselli e i suoi: "D'ora - scrive Angius - in poi volgerò il mio impegno politico per contribuire alla nascita in Italia di una forza di ispirazione socialista e democratica che sia parte integrante del Pse, per far sì che in essa possano riconoscersi con le loro storie e culture milioni di nostri concittadini". E poi: "Le forze che si riconoscono nei valori del socialismo europeo potranno presto ritrovarsi in un progetto comune, magari in una assemblea fondativa, per dare vita a una nuova sinistra di governo internata da nuovi protagonisti in grado di rappresentare al meglio le sfide future che ci attendono". Nel suo messaggio, Angius dice anche che il Partito democratico non è un partito di sinistra.


Boselli annuncia per ottobre "una grande conferenza per il programma e a dicembre il congresso di fondazione del partito". Poi precisa: "non sarà e non dovrà essere la pura e semplice somma delle nostre organizzazioni". Quanto al nome del nuovo soggetto politico, Boselli si sbilancia: ''Penso di chiamare il nuovo partito Psi, Partito Socialista Italiano'', ma chiarisce subito che è solo il suo punto e invita tutti a discuterne auspicando la rinascita dei socialisti e la fine della diaspora.
La questione centrale è sembrata proprio la stessa posta dalla lettera di Angius: la necessità, cioé, di riempire uno spazio "socialista" (in senso anche europeo) della sinistra italiana che né il Pd né Rifondazione sembrano riuscire a coprire: "Intendiamo - ha detto Boselli - diventare una vera sinistra italiana ed europea. Credo che debba finire - ha aggiunto - l'anomalia italiana, che non vede nel nostro Paese una vera forza socialista. Siamo aperti in primo luogo a chi è socialista nell'anima, ma guardiamo con grande interesse anche ai liberali, ai laici e ai radicali. Tutto questo perchè siamo convinti che il Partito democratico sia frutto solo di un accordo tra Ds e Margherita".


Ma Boselli ha parlato anche del governo con un'interpretazione piuttosto pesante della nascita del Pd: "Romano Prodi non ha avuto un proprio partito quando esistevano Ds e Margherita ed ora rischia di avere un partito, il Pd, che è solo ansioso di sostituirlo alla guida dell'esecutivo. Le primarie per l'indicazione del nuovo leader del Pd rischiano di essere lo strumento per svuotare e far perdere di legittimità quelle che hanno indicato Prodi a candidato premier".


Alla Costituente è stato eletto anche un coordinatore nella persona di Giacomo Mancini, deputato calabrese, nipote del leader calabrese che portava lo stesso nome: Mancini ricoprirà il ruolo solo per lo Sdi e non per tutti i partiti, movimenti e singoli che hanno deciso l'adesione. La decisione, infatti, resa dall'esecutivo dello Sdi, su proposta di Boselli, e non dalle altre organizzazioni aderenti.


I lavori si erano aperti sulle note di Imagine di John Lennon sul palco dell'Auditorium del Massimo. Lo speaker, il giornalista Alessandro Cecchi Paone che ha esordito dicendo: "Io mi sento a casa". In una sala affollata, insieme ai leader, tanti militanti e simpatizzanti dell'ex partito del Garofano. Come da tradizione, nella scenografia ha prevalso il rosso.
(14 luglio 2007)

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